Il risparmio energetico di casa si può misurare non solo con il costo di gas naturale e corrente elettrica, ma anche con una unità di misura capace di indicare l’efficienza dell’isolamento termico di una parete (facciate, coperture, solai e pavimento) o di un serramento.
Questa unità di misura è chiamata trasmittanza termica. E’ molto importante conoscerla perché il legislatore ha subordinato ai valori della trasmittanza termica delle pareti e delle finestre la possibilità di beneficiare delle agevolazioni fiscali.
La trasmittanza termica è, per definizione, il flusso di calore medio che passa attraverso una struttura posta fra due ambienti a temperatura diversa, espressa per metro quadrato di superficie e per grado centigrado di differenza termica. L'unità di misura è il W/(m2K).
I valori di trasmittanza sono stabiliti in base alle zone climatiche: E ed F (quelli più freddi). Quindi, prima di ogni intervento, occorrerà vedere in quale zona climatica è collocato il nostro comune e quali sono quindi i valori di trasmittanza da rispettare.
L'unità di misura utilizzata per identificare la zona climatica di ciascun comune è il "grado giorno", che equivale alla somma, estesa ai giorni di accensione del riscaldamento, delle sole differenze positive giornaliere tra la temperatura dell'ambiente interno (convenzionalmente 20º) e la temperatura media esterna. Più è alto il valore dei gradi giorno, più il clima è rigido.
Di conseguenza, essendo l'obiettivo del risparmio energetico quello di minimizzare la dispersione del calore, conviene scegliere soluzioni costruttive con un valore basso di trasmittanza termica.
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